giovedì 10 gennaio 2019

sintesi


Gli occhiali sono uno strumento ottico costituito da una coppia di lenti fissate ad un sostegno che le mantiene ferme davanti agli occhi. L’etimologia della parola “Occhiali” deriva da “occhio”, che a sua volta discende dal termine latino “oculus”. Essendo un oggetto ampiamente diffuso in tutto il mondo, molte sono le parole utilizzate nelle varie lingue per designarlo, ad esempio l’inglese “glasses” o il giapponese “megane”, cosi come altrettanto numerosi sono i termini ad esso associati.
All’interno di questo blog sono contenute le informazioni essenziali per poter conoscere a fondo questo oggetto. Inizialmente ne sono state fornite le principali caratteristiche tecniche, approfondendo nel dettaglio la struttura della montatura ed elencando e descrivendo i materiali più comunemente utilizzati per realizzarla come il legno, l’acetato, il corno ed il titanio. Successivamente si è voluta riportare anche una breve tassonomia dell’oggetto, segnalando così alcune delle più importanti categorie di occhiali presenti sul mercato.
Dopodiché, per inserire l’oggetto all’interno di una cornice più ampia, è stato doveroso accennare al contesto storico in cui sono nati gli occhiali, ripercorrendo brevemente la loro storia e la loro visione economica a partire dai laboratori vetrari di Murano a Venezia nel XIII secolo, passando per la Spagna del XV secolo, dove gli occhiali erano un lusso che pochi potevano permettersi, arrivando infine ai giorni nostri in cui sono diventati un vero e proprio accessorio di moda accessibile a tutti coloro che desiderano acquistarli. Un piccolo spazio è poi stato riservato anche alla storia del design degli occhiali.
È stato poi preso in considerazione anche l’ambito scientifico, dove, i recenti progressi tecnologici hanno portato alla creazione di numerosi brevetti e alla realizzazione di nuove tipologie di occhiali tra cui quelli utilizzati dai chirurghi, pensati per illuminare e ingrandire, che consentono di eseguire con maggiore facilità operazioni complesse.
Inseguito sono stati passati in rassegna due ulteriori ambiti: l’ambito artistico e l’ambito letterario. Per quanto riguarda il primo è possibile trovare fotografie di francobolli raffiguranti l’oggetto, loghi in cui esso è presente, come quello dei Google Glasses, occhiali smart in grado di rispondere a comandi vocali, oltre ad un’immagine del manga “Detective Conan”, nella quale il protagonista trova i famosi occhiali che lo caratterizzeranno in quanto personaggio, ed una breve rassegna di quadri. Per quanto riguarda il secondo ambito, invece, si è deciso di riportare una poesia di Luigi Pirandello intitolata “Gli occhiali”, un proverbio popolare riguardante gli occhiali da vista, alcuni testi come L’occhiale che scoprì la luna, Gli occhiali deldiavoloChi fu l’inventore degli occhiali? e gli occhiali che fanno vedere troppo e, infine, una breve bibliografia contenente titoli di libri riguardanti gli occhiali da vista.
In ultima istanza si è voluta dedicare una piccola parte di questo blog alle curiosità riguardanti gli occhiali: partendo da un fatto avvenuto nel 2016 al Moma di San Francisco, dove un paio di occhiali posizionati da un ragazzo sul pavimento sono stati scambiati per un’opera d’arte contemporanea sino ad arrivare ai numeri collegati all’oggetto, agli occhiali diventati il simbolo della pellicola cinematografica “Matrix” e al mondo musicale dove moltissimi artisti sono soliti portare un paio di occhiali che li contraddistingue, come il trapper italiano Sfera Ebbasta, concludendo con la propaganda di un’iniziativa benefica attuata dall’associazione italiana Lions che prevede la raccolta ed il riciclaggio di occhiali da vista inutilizzati.

lunedì 7 gennaio 2019

La mia vita in 5 oggetti

In questo post vi propongo 5 oggetti che hanno segnato particolarmente la mia vita:


1 deck introduttivo pokemon



Una domenica mattina accompagnando mio nonno al bar, contento della prestazione calcistica tenuta la sera precedente dalla juventus mi comprò il mio primo mazzo di carte che diede inizio ad una passione.
Niella tanaro (CN) 2006.


2  maglietta da gioco




quando mi ritirai dalla mia carriera rugbistica mi venne data la mia maglietta dalla società
Chieri (TO) 2017.


3 la playstation 4


la mia fonte di non studio preferita
Nichelino (TO) 2019



4 il mio primo iPhone


nel natale del 2015 mi venne regalato il mio primo iPhone, anche se ora non lo uso più è stato il mio smartphone preferito
Nichelino 2015.

5 (il mio zaino)


non riesco proprio a spostarmi per fare qualsiasi cosa senza il mio zaino, praticamente ci vivo assieme
Torino 2018.













Occhiali che fanno vedere troppo!


“Provate questo” disse l’occhialaio a messer Nanni porgendogli uno di quegli strani arnesi lucenti. Messer Nanni, pur non avendo visto mai bene nè a distanza ravvicinata nè in lontananza, aveva sempre gestito molto bene il suo commercio di granaglie, tanto da raggiugere un’invidiata condizione di agiatezza. “Gli affari non hanno bisogno di buona vista ma di buon cervello” soleva ripetere alla giovanissima consorte e agli amici. Tuttavia quell’occhialaio, incontrato alla fiera del suo villaggio, l’aveva incuriosito:”Perchè non provare gli occhiali che fanno vedere bene?” E facevano vedere bene davvero! Una volta inforcati sul suo grosso naso, la piazza del suo villaggio gli apparve chiara e illuminata come non l’aveva mai vista neanche in una giornata di sole pieno! Ma quanta miseria, quanto sudiciume, che umanità deforme e volgare lo circondava. Vedendolo sbigottito, l’occhialaio gli porse un altro occhiale dicendogli di puntarlo su distanza maggiore in quanto davvero potente. Messer Nanni, munito del nuovo occhiale, diresse lo sguardo sul suo lontano granaio e quale fu la sua angoscia nel vederlo nitido… tanto nitido da distinguere il via vai dei suoi contadini con sacchi in spalla che lo stavano derubando del nuovo raccolto approfittanto della sua assenza. “Se questo non le va ancora bene, provi almeno questo che è potentissimo!” Questa volta l’obiettivo e lo spettacolo fu la sua lontanissima casetta, sperduta nei campi, con la sua giovanissima sposa intenta ad abbracciare e sbaciucchiare il suo garzone. “Basta!” disse Messer Nanni ” questi occhiali non fanno per me, mi fanno vedere quello che non voglio… fanno vedere troppo!”

domenica 30 dicembre 2018

Chi fu l’inventore degli occhiali?


Lazzaro era preoccupato, se non disperato.
Era assai raro che, nella Venezia del secolo XIII, si vivesse a lungo, ma il suo mestiere di vetraio esigeva gioventù e vista buona più che esperienza.
I suoi cinquant’anni suonati non gli permettevano più di vedere oggetti piccoli ad una distanza ravvicinata e men che mai poter eseguire sul vetro di una bottiglia le complesse ed elaborate decorazioni richieste dalla produzione vetraia di quel tempo.
Da “maestro fiolario” (cioè produttore di “fiole”: bottiglie), era stato retrocesso a produrre semplici bicchieri di forma semi-conica o cilindrica destinati a taverne e frugali mense.
Era consapevole che, con l’avanzare dell’età, la sua vista si sarebbe tanto indebolita da non poter eseguire neanche quest’ultima mansione e allora sarebbe stato messo alla porta senza troppi complimenti: in quei tempi non esisteva l’assistenza sociale!
Ma il caso volle che proprio quell’umile oggetto, quel bicchiere di vetro che costruiva giornalmente in gran quantità, gli venisse in soccorso grazie al suo… fondo.
Non sappiamo come avvenne, ma possiamo immaginare che Lazzaro ebbe un giorno occasione di guardare attraverso il fondo di un bicchiere rotto, che aveva la forma lenticolare di una lente biconvessa, ed accorgersi di vedere bene come un ventenne!
Da qui a tenerne due sul naso (le mani dovevano essere libere di lavorare) e l’immaginazione di Lazzaro non tardò a trovare la soluzione adatta: montare i due fondi di bicchiere su una struttura a perno in legno… erano stati inventati gli occhiali!

Le industrie degli occhiali



Già dal 1100 la Serenissima, cogliendo l'importanza di mantenere segreta l'arte della produzione del vetro, confinò le fornaci sull'isola di Murano, affermando che era troppo pericoloso ospitarle all'interno di una città costruita prevalentemente in legno. La produzione di lenti a Venezia era perciò fortemente presente.

Successivamente la prima industrializzazione dell'occhiale, in Italia, avvenne nel 1878 ad opera di
Angelo Frescura che aprì la fabbrica italiana di occhiali a Calalzo di Cadore, dando inizio a quello che è diventato il distretto industriale dell'occhiale.




fonti: 
wikipedia.


Occhiali per la beneficenza


Lions: raccoglie per beneficenza gli occhiali vecchi


Il programma Lions di Raccolta e Riciclaggio di Occhiali da Vista nasce nell'ottobre 1994.  Si tratta di un'attività di servizio che offre l'occasione di aiutare gli altri senza alcuna spesa. Il tutto è molto semplice: tutti coloro che possiedono un paio di occhiali che non utilizzano più posso essere consegnati ad uno dei 19 centri Lions adibiti al riciclaggio di occhiali da vista.
 Qui vengono puliti, riparati e classificati a seconda della gradazione. Dopodiché gli occhiali vengono distribuiti ad altre organizzazioni che si occupano della protezione della vista nei paesi in via di sviluppo. Il motto di questa iniziativa benefica è:

               "A te non servono più, ma possono aiutare qualcuno a riacquistare la vista!"


                                                        


Gli occhiali vecchi  possono così essere consegnati dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16, presso lo sportello "Liguria Informa" situato presso il porticato del palazzo della Regione Liguria,


lunedì 10 dicembre 2018

Gli occhiali nella scienza

Recentemente, le scoperte scientifiche hanno portato alla realizzazione di occhiali pensati per ingrandire ed illuminare che hanno trovato la loro collocazione in ambito medico. Essi vengono utilizzati per effettuare operazioni chirurgiche particolarmente complesse in cui è richiesta la massima precisione.


GIMA 30898 Occhiali Ingrandenti Binoculari, 3.5X, 420 mm



Il progresso tecnologico ha inoltre permesso agli occhiali di svilupparsi ulteriormente, a partire dai materiali utilizzati per la realizzazione della montatura (già discussi ampliamente nel mio post precedente) sino ad arrivare alle lenti progressive che, grazie alla versatilità e alla volubilità dei punti focali, hanno reso la correzione della vista molto più efficace.